Cinzia Vaccari al Premio Senghor

Cinzia Virginia Vaccari alla cerimonia di premiazione del Premio Internazionale di Poesia Leopold Sedar Senghor, Milano, 10 maggio 2025.

La silloge Tutti assolti tranne il cane vince il 3° premio, con questa motivazione: La meraviglia maggiore leggendo queste poesie è data dalla loro freschezza, dalla loro vivacità, della verità spiattellata e gridata a tutta forza. L’organizzazione tecnica dei versi anche con l’uso intenso del versicolo rende la poesia di Cinzia Virginia Vaccari fortemente espressionistica. Attraverso i ricordi si prende consapevolezza della necessità di vivere il presente infinito ed indefinito. La poeta si scopre disappartenente non solo a se stessa, ai suoi amori, ma anche alla società. La meccanizzazione inaridisce l’uomo facendolo diventare un essere di latta che non sa più sognare. Il nostro mondo è fatto di individui che vivono la falsità l’odio e l’inimicizia. Quando l’io cede all’amicizia e all’amore pensa di non essere più solo, ma in realtà sarà ancora e sempre solo. La nostra esistenza è un continuo inganno. E tuttavia il riscatto per l’uomo può avvenire solo attraverso l’amore, sentimento che qui diventa materico: proprio come avviene in un pittore che dipinge manipolando i colori, la poeta manipola la passione amorosa materializzandola; è indispensabile amare come si è, lasciando “alle spalle gli amanti letterari”, “stringendosi all’alba e addormentandosi ingannando anche il mattino“.